Il potere segreto della Bibbia (Italian Edition) by Simone Venturini

autore:Simone Venturini [Venturini, Simone]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Bibles, General
ISBN: 9788868993191
Google: ogCgtAEACAAJ
Amazon: 8868993198
editore: VandA ePublishing
pubblicato: 2017-06-14T00:00:00+00:00

La tentazione dell’uomo politico

La Bibbia non nasconde l’umanità dei suoi personaggi, anche quando le più comuni passioni infiammano uno dei re più famosi della storia d’Israele: Davide. Nel tardo pomeriggio di una splendida giornata di primavera, Davide ammira dalla terrazza della sua reggia una bellissima donna che sta facendo il bagno, forse all’interno della propria abitazione. Era la moglie di un certo Uria l’hittita e si chiamava Betsabea. Davide la manda a prendere e, senza tanti sotterfugi, sfoga il suo ardente desiderio con la donna, la quale non oppone resistenza. Betsabea informa poi Davide di essere incinta e senza alcun turbamento interiore, il re fa uccidere l’ignaro e patriottico marito gettandolo in prima fila davanti ai nemici (Secondo libro di Samuele cap. 11).

In questo episodio Davide appare simile a tanti altri celebri condottieri della storia, uno fra tutti Alessandro Magno: tra una battaglia e l’altra, oppure nelle notti che precedevano il combattimento, ci si concedeva ogni tipo di licenza. Davide, però, era stato scelto da Dio ed era il capostipite di una dinastia eterna, da cui un giorno sarebbe venuto nientemeno che il Messia (cfr. Secondo libro di Samuele cap. 7).

Da alcuni elementi del racconto è possibile ricostruire la genesi della passione del re: «Un tardo pomeriggio di primavera Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia…» (Secondo libro di Samuele cap. 11, v. 2). Oggi diremmo che Davide ebbe un violento risveglio ormonale! Se a ciò si aggiunge il caldo tipico delle primavere palestinesi che induce ad alleggerire l’abbigliamento e a esporre quindi alcune parti del corpo (cfr. Secondo libro di Samuele cap. 11, v. 2), ecco spiegata l’intensità del desiderio sessuale.

Che il racconto sia ambientato in un caldo pomeriggio e che Davide avesse circa quarant’anni fanno pensare al manifestarsi di una condizione descritta molti secoli fa – per esempio da Evagrio Pontico nel VI sec. d.C. – e che era tipico di quel vizio capitale chiamato accidia. Si tratta, in poche parole, di uno stato d’inerzia interiore o torpore che, unito al caldo, spinge a compiere atti che in condizioni normali sarebbero giudicati perfino riprovevoli (cfr. infatti il cap. 12).

Al di là di questa suggestiva ipotesi, quello di Davide resta comunque un vero e proprio omicidio passionale non occultato dall’autore dei libri di Samuele, fortemente schierato a favore del re e pronto a mettere in grande risalto qualsiasi azione che ne ponga in evidenza la notorietà. In questa pagina, come in tante altre, la Bibbia sottolinea la fragilità umana di un celebre e venerato personaggio quale è Davide. Anche al mitico re Salomone succede qualcosa di simile (Primo libro dei Re cap. 11, vv. 1-13), allorché la Bibbia narra del suo harem di ben mille donne.

Si tratta, secondo me, di accentuazioni volute e ben ponderate. Storicamente esse proverrebbero da quegli ambienti politico-religiosi sfavorevoli alla prepotenza del potere regale di Davide e dei suoi successori. Ma l’aspetto più interessante è la figura di Davide quale archetipo dell’uomo politico che, acquistando sempre più potere e prestigio, crede di potersi permettere tutto, sicuro di restare impunito e di cavarsela sempre e comunque.

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